La gestione del museo di Viterbo finisce sotto accusa
La gestione del museo di Viterbo finisce sotto accusa. Un televisore, un computer, un suono continuo che riempie lo spazio del chiostro del museo civico Rossi Danielli a piazza Crispi. Via da tempo le tavole di Sebastiano del Piombo, per Natale arriva il “suono”.
Museo civico sotto accusa
E’ lui il protagonista dell’allestimento delle festività e rischia di innescare parecchio rumore sia tra i consiglieri di maggioranza sia tra quelli di minoranza, che si starebbero sintonizzando proprio in questi giorni sul resoconto del Natale, pronti a fare le pulci agli euro spesi dall’amministrazione Frontini. A tal punto, che ci sarebbe nell’aria anche l’idea di chiedere un Consiglio comunale straordinario sull’argomento. Intanto il Museo civico irrompe sulla scena dopo la visita di Ugo Poggi, eletto nella lista Rinascimento di Vittorio Sgarbi, assessore alla Bellezza al Comune di Viterbo. “Altri consiglieri di maggioranza mi hanno detto di venire a vedere per esprimere poi un giudizio”, dice Poggi.
QUATTROMILA PERSONE IN PIAZZA PER LA BEFANA
Il caso
Motivo del suo sopralluogo al museo sarebbe “Sonic Art, tra esperienza percettiva e ascolto”, proposta da Aps Gioventù Protagonista e finanziata dal Comune di Viterbo con 7 mila euro, secondo la deliberazione di giunta numero 222 del 22 novembre scorso. Un progetto che punta ad esaltare le “arti sonore, ormai riconosciute dal sistema dell’arte e dagli spazi istituzionali a partire dagli anni Novanta”, si legge sul sito Rome University of Fine Arts, dove l’evento è pubblicizzato. Un’idea che forse esce un po’ fuori dall’ordinario rispetto alla tradizione natalizia che, nella sua concreta realizzazione, starebbe sollevando qualche perplessità tra i consiglieri comunali.
Tiziana Mancinelli
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