Il Natale è costato mezzo milione al Comune

Il Natale è costato mezzo milione al Comune

Il Natale è costato mezzo milione al Comune. L’Epifania tutte le feste si porta via, ma stavolta la scopa della Befana lascia dietro di sé un polverone. Il Natale Frontini definito da molti “sottotono” finché c’era, ora che è finito sarà elettrizzante, con l’opposizione pronta a chiedere un Consiglio comunale straordinario per passare al setaccio i conti dei soldi spesi. Una resa dei conti che partirà proprio dai numeri.

Natale da mezzo milione

Tanti soldi e pochi fatti, secondo l’opposizione che stima già un costo di circa 500 mila euro, secondo Alvaro Ricci (Pd). Circa 100 mila euro per il cartellone natalizio, altri 40 mila per il Festival della Tuscia, circa 60 mila per alberi e illuminazione. La mostra “Michelangelo e la Cappella Sistina” da sola vale oltre 100 mila euro, 80 mila il costo delle luminarie, più un rivolo di altre spese: dai 12 mila euro ad associazioni, parrocchie, case famiglia per un “beneficio economico straordinario una tantum”, ai 13 mila per Tuscia in Bio. Numeri, questi ed altri, che l’opposizione vuole mettere in fila.

Le lamentele

Il Natale della ripartenza, infatti, non è stato quello che molti si aspettavano. Critiche, proteste, malumori tra larga parte della cittadinanza e dei commercianti. “Il peggior Natale che io ricordi nella mia vita politica. Spesi circa 500 mila euro. Quale ritorno sulla città?”, attacca Alvaro Ricci, che rimarca “la violenza subita da piazza del Plebiscito con quello striscione vergognoso di una mostra anche di pregio”. Lapidario Andrea Micci (Lega): “Gli assessori responsabili di questo Natale dovrebbero avere la dignità politica di rimettere le proprie deleghe. Definirlo sottotono è già un complimento. Molti cittadini pensavano che questa organizzazione fosse dettata dal risparmio per il caro energia. Hanno speso anche più della precedente amministrazione. Un Natale senza mercatini, senza giostra storica, senza il trenino, senza atmosfera, con piazze e vie vuote. Ci rammarica che il sindaco non abbia mai portato la sua proposta in Consiglio comunale per confrontarsi sia con l’opposizione, sia con i propri consiglieri di maggioranza”.

Tiziana Mancinelli

ARTICOLO COMPLETO SUL CORRIERE DI VITERBO DELL’8 GENNAIO