Orari di chiusura notturna dei locali, la Cna chiede una revisione

Orari di chiusura notturna dei locali, la Cna chiede una revisione

Patto per la notte, le associazioni di categoria confidano nella sindaca di Viterbo Chiara Frontini: “Da parte della sindaca arrivano segnali di apertura, c’è possibilità di dialogo per allungare l’orario di chiusura notturna dei bar”.

Si avvicina la bella stagione, quella dei ponti, del sole e, si spera, del turismo. Gli operatori commerciali del centro storico, ristoratori e baristi, si augurano che la primavera porti con sé una bella novità, ossia la revisione del Patto per la notte, il documento varato nel 2019 che impone la chiusura all’una per tutti i locali del centro storico.

Come anticipato dal Corriere, le associazioni di categoria hanno inviato al sindaco Chiara Frontini una lettera nella quale si chiede la revisione dell’accordo, nato sulla spinta delle proteste dei residenti, soprattutto quelli di San Pellegrino. Dopo la presa di posizione di Confartigianato, arriva quella di Cna: “La nostra idea – spiega Luigia Melaragni, segretario generale dell’organizzazione – non è mai cambiata rispetto al 2019. Sin dall’inizio abbiamo sempre evidenziato alcune delle criticità che ancora oggi rendono questa una situazione anomala. Anzitutto il patto scade ogni anno, questo vuol dire che gli imprenditori lavorano sempre in deroga ed ogni volta devono richiedere l’autorizzazione e pregare che il patto venga riconfermato. Poi va assolutamente sanata la questione relativa alle fasce di colore, per cui un imprenditore è obbligato a chiudere all’una in punto ed un altro, a poche decine di metri di distanza, può invece continuare a servire”.

Dunque la richiesta: “Il Patto per la notte va rivisto, così come il Piano del commercio. La prima cosa da fare è stralciare le limitazione d’orario dal piano”. Soprattutto i baristi, i più colpiti, non sono soddisfatti: “Sia chi è dentro che chi è fuori le mura è scontento, perché in entrambi i casi ci sono limitazioni, l’orario va almeno prol