Persi 4 mila turisti per le terme chiuse
Sono circa 4 mila i turisti e i visitatori mancati all’appello a Viterbo tra dicembre e i primi giorni di gennaio a causa della chiusura delle Masse e del Bagnaccio, che fino a un paio d’anni fa, con il Bullicame in piena crisi idrica (oggi pare superata) sono state le due terme libere più note e frequentate del capoluogo. Le somme le hanno tirate i gestori della pagina Facebook Viterbo centro storico chiuso, facendo il confronto con gli anni passati, quando le aree camper e i b&b erano pieni proprio grazie ai frequentatori di queste due storiche terme. Entrambe oggi chiuse per vicissitudini di natura legale o burocratica. I proprietari dei siti e i frequentatori storici non hanno tuttavia perso la speranza di vederle rinascere in futuro. “Tra weekend e ponti, tra turisti di bed&breakfast, camperisti ed avventori, sono state perse quasi 4 mila presenze – si legge sulla pagina Facebook -. Turisti che per via delle chiusure degli stabilimenti termali naturali non hanno portato guadagno alle strutture ricettive e alle attività cittadine. Numeri che dovrebbero far riflettere e che quest’anno non hanno generato economia. Quanti soldi sono andati persi? Quanti posti di lavoro? Per quanto ancora? A primavera riapriranno? Quello che noi chiudiamo o non apriamo o non rendiamo fruibile alle porte della Tuscia, loro, i turisti, lo considerano oro”. (servizio completo sull’edizione del Corriere di Viterbo dell’11 gennaio)
Massimiliano Conti