Porta droga al familiare in carcere. Bloccata dagli agenti della Penitenziaria a Mammagialla

Porta droga al familiare in carcere. Bloccata dagli agenti della Penitenziaria a Mammagialla

Porta droga al familiare in carcere. Bloccata dagli agenti della Penitenziaria. E’ accaduto qualche giorno fa nel penitenziario viterbese e a portare alla luce tutto è la Fp-Cgil che, come gli altri sindacati, accende un nuovo faro sui problemi del carcere.

Porta droga in carcere

La familiare di un detenuto della sezione AS3, che aveva raggiunto il carcere per un colloquio, è stata sorpresa mentre cercava di consegnare un etto di hashish al detenuto. Ma questo è solo uno dei problemi evidenziati dalla Fp-Cgil.

PUGNO AD AGENTE E CELLA A FUOCO

Giornata infernale

Quella di martedì 22 marzo è stata una giornata infernale a Mammagialla. Almeno stando al racconto del sindacato. “Una detenuta marocchina al settimo mese di gravidanza con accertati problemi psichiatrici e seguita dal Sert per tossicodipendenza, sta mettendo in ginocchio l’intera turnazione per poterne assicurare il piantonamento in ospedale. Nel frattempo un poliziotto è stato aggredito e una cella danneggiata da un altro detenuto. Continuano ad essere assegnati a Viterbo detenuti che erano stati allontanati per motivi di ordine e sicurezza”, si legge in una nota della sigla sindacale.

“Personale insufficiente”

Ciro Di Domenico del Coordinamento Regionale Fp-Cgil Polizia Penitenziaria Lazio è chiaro: “Nel carcere di Viterbo prestano servizio quasi venti donne.  Non sono comunque sufficienti a garantire la turnazione del piantonamento presso l’ospedale”. Il carcere  -è già carente di almeno cento unità di Polizia Penitenziaria rispetto all’organico previsto ed ha un sovraffollamento del 135% rispetto alla capienza detentiva prevista: 593 detenuti rispetto ai 440 di capienza.

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