Rete delle macchine a spalla: approda a Praga il tour di Machines for peace

Rete delle macchine a spalla: approda a Praga il tour di Machines for peace

Nuovo importante appuntamento per la mostra internazionale “Machines for peace” della Rete delle grandi macchine a spalla, che dopo il successo di Betlemme sarà a Praga dal 1° giugno e in questa occasione il Rotary Club Viterbo sarà presente insieme al governatore e ai club coinvolti territorialmente nella rete riconosciuta 10 anni fa Patrimonio immateriale Unesco, le cui celebrazioni sono iniziate proprio nella Città dei papi con il concerto Macchine di pace.

Prevista un’inaugurazione in grande stile nell’Istituto italiano di cultura, in occasione della Festa della Repubblica organizzata dall’Ambasciata italiana nella Repubblica Ceca, che estende la circolazione a livello internazionale del Progetto Unesco e vede protagoniste le quattro famose macchine a spalla italiane: la Macchina di Santa Rosa di Viterbo, la Varia di Palmi, la Festa dei Gigli di Nola e i Candelieri di Sassari. Saranno presenti il governatore del distretto 2080 Guido Franceschetti e la moglie Daniela Tranquilli (Past Governor 2011/12), il presidente del Rotary Club Viterbo Lamberto Scorzino con la moglie Monica, il presidente del E Club Italia 2102 Luigi Ruben de Maio con i soci Rita Battaglia e Carmelo Filippo Miceli, accompagnato dalla moglie Alessia, e il presidente internazionale Frach (Fellowship of rotarians who appreciate culturale heritage) Giovanna Mastrotisi.

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Un momento importante per tutti i rotariani, che ringraziano la dottoressa Patrizia Nardi, referente Unesco e responsabile tecnico scientifico del Progetto della Rete, che ha voluto fortemente renderli compartecipi in questo itinerario di pace, ambasciatore dei princìpi comunitari imprescindibili della cultura e della tradizione popolare italiana.

“Lo sforzo dei club Rotary dei territori a cui appartengono le Macchine a spalla unitamente al Frach – precisano i club coinvolti – è quello di essere al fianco di questa forte iniziativa di pace fondante su principi identitari delle comunità italiane, con l’impegno volto allo sviluppo di una rete di scambio e di volontà comune per condividere il patrimonio culturale insito nelle macchine a spalla e renderlo disponibile in tutto il mondo. Possiamo avere il massimo impatto possibile e realizzare il cambiamento duraturo: il Rotary crea ambienti in cui può avvenire la pace e siamo sicuri che questo progetto ne costituisca un elemento importante”.