Rischia la vita nel furgone, una freccia entra e si conficca dietro la sua testa

Rischia la vita nel furgone, una freccia entra e si conficca dietro la sua testa

Se l’è vista brutta il titolare di una ditta che sta eseguendo lavori al Comune di Castel Sant’Elia, che qualche giorno fa ha rischiato la vita in un modo impensabile: trafitto da una freccia usata dagli arcieri sportivi.
Il sessantenne L.F., che assieme al cognato è titolare dell’azienda di Nepi che sta eseguendo opere nel palazzo comunale castellese, stava trasportando dal corso al municipio con il furgone della ditta alcuni cartelli da piazzare per segnalare i lavori.

Mentre l’uomo stava guidando il furgone per percorrere il breve tratto, ha sentito un colpo secco dentro all’abitacolo; ha bloccato il mezzo, si è guardato attorno ed è rimasto paralizzato nel vedere che una lunga freccia con la punta di metallo si era conficcata nella carrozzeria del furgone, proprio dietro la sua testa.

La freccia lo aveva sfiorato di pochi centimetri: a salvare L.F. era stata la sua bassa statura e la conseguente necessità di portare in avanti il sedile.
Il dardo era entrato dal finestrino di destra, aperto in quel momento, e si era andato a conficcare vicino al sostegno della cintura di sicurezza del guidatore.

I due imprenditori hanno tirato entrambi un sospiro di sollievo, perché al posto di L.F. su quel posto di guida ci sarebbe potuto essere il cognato co-titolare della ditta, che essendo più alto invece normalmente il sedile lo sposta all’indietro e probabilmente sarebbe rimasto colpito.
I due, sbalorditi e ancora impauriti, hanno chiamato il 112 e prontamente sul luogo sono intervenuti i carabinieri.

I militari dell’Arma hanno ben presto individuato l’area dalla quale la freccia era stata scoccata: un campo accanto al Comune utilizzato dagli arcieri di un’associazione. Sul posto c’era un uomo che ha confermato di avere smarrito una delle frecce che stava usando, ma anch’egli mai avrebbe immaginato che dal campo di tiro potesse essere finita sulla strada.
E’ possibile che nella sua corsa la freccia abbia sfiorato una pianta che ne ha deviato la traiettoria.

Il giorno dopo si sono presentati alla Stazione dei Carabinieri di Castel Sant’Elia l’uomo e il presidente della società sportiva di cui fa parte; appurato che quanto accaduto era soltanto un incidente, L.F. ha deciso di non sporgere denuncia. Un gesto che probabilmente non impedirà l’avvio di un procedimento, vista la gravità di quanto accaduto.