Sanità, trasporti, rifiuti: Matteo Salvini detta le priorità per la Tuscia

Sanità, trasporti, rifiuti: Matteo Salvini detta le priorità per la Tuscia

“Sono stracotto, però ci tenevo ad andare dagli amici nel Viterbese”.
Così Matteo Salvini ha fatto il suo ingresso mercoledì sera a Villa Giulia a Vitorchiano, accolto da una sala gremitissima di oltre duecento persone, per chiudere la campagna elettorale nel Lazio. “Tutta questa gente a cena in una serata di mercoledì, con Sanremo, è tanta roba”, ha esclamato il ministro delle infrastrutture, arrivato insieme al sottosegretario Claudio Durigon e al deputato Jacopo Morrone. Ad accoglierlo il coordinatore provinciale Andrea Micci e il vice Fabio Bartolacci. Folte rappresentanze da numerosi Comuni della provincia, oltre che dal capoluogo. Alla serata anche l’ex senatore Umberto Fusco.
“Questo è un territorio bellissimo, l’ultima volta che sono venuto in provincia di Viterbo – ha detto Salvini – sono andato a castagne e a nocciole a Caprarola”. Accanto a lui i candidati alle regionali: Emanuela Bartolini, Elisa Cepparotti, Edoardo Ciocchetti e Carlo Pellegrini, e appunto il coordinatore Micci che ha subito posto a Salvini la domanda cruciale: “La nostra Provincia ha bisogno di infrastrutture”. “Sulla Orte Civitavecchia – ha risposto subito Salvini – ci metto la faccia”.

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Presente anche il Comitato per la riapertura della ferrovia Orte-Civitavecchia. “Mi sono occupato tanto di Lazio in questi 100 giorni – ha proseguito Salvini – hanno promesso il mondo, senza mantenere un accidente, da decenni si parlava della Roma-Latina, abbiamo sbloccato il commissariamento, mi sembra che da decenni si parli anche della Orte-Civitavecchia, vedrete se non la portiamo a casa. Abbiamo già messo in bilancio 35 milioni per l’ampliamento del porto di Civitavecchia e il recupero di aree per la zona logistica. Due miliardi sulla metro di Roma. Non sono qui a dire faremo, sono cose già fatte”.

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tre priorità

Tre,  ha rimarcato il ministro le priorità per il Lazio: “Sanità, trasporti, rifiuti». Sulla prima: “I cittadini di Viterbo non possono andare a Roma per alcune prestazioni sanitarie. Voglio una regione in cui anche questa provincia abbia la stessa dignità delle altre. Negli ultimi dieci anni la sinistra ha chiuso nel Lazio 16 ospedali”. Nella capitale “ci sono ospedali ogni due chilometri, se ne chiudono uno, vai in un altro quartiere. In provincia non è la stessa cosa”. Quindi, i trasporti: “Se siete contenti di come ci si muove a Viterbo scegliete quelli che ci sono stati finora, altrimenti, se ambite a qualcosa di più, il cambiamento c’è”. Rifiuti: “Pagate una tassa tra le più alte d’Italia e la differenziata a Roma, anziché l’Ama, la fanno i cinghiali. Chi vota Lega, sceglie il termovalorizzatore che trasforma l’immondizia in energia e ricchezza”. Infine. il nuovo Codice degli appalti: “Mi fido degli imprenditori e dei sindaci. Voglio cantieri, gru, porti, aeroporti, strade, autostrade, ferrovie. Abbiamo triplicato la soglia per l’aggiudicazione diretta fino a 500 mila euro, c’è l’appalto integrato, quindi, se un’azienda esegue un lavoro può anche progettarlo”. Taglio burocrazia: “Se mi dai una risposta bene, sennò procedo, non posso avere Sovrintendenza, ambiente, ministero che mi bloccano”. Prevista anche la “suddivisione dei lavori in lotti perché da leghista e autonomista mi piacerebbe che i cantieri in provincia di Viterbo procurassero lavoro alle aziende del posto e non solo a quelle che arrivano dall’altra parte del mondo”.

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