Nella Tuscia si spreca il 50,8% di acqua. Le perdite

Nella Tuscia si spreca il 50,8% di acqua. Le perdite

Spreco acqua, i dati della provincia di Viterbo. Nella Tuscia si spreca il 50,8% di acqua. I viterbesi consumano in media 205 litri al giorno e la metà dell’acqua immessa negli acquedotti finisce sprecata. E’ quanto emerge dall’ultimo censimento delle acque per uso civile realizzato dall’Istat e relativo all’anno 2020.

TALETE, CAMILLI RESISTE

Perdite

Dunque, la rete idrica del capoluogo della Tuscia, in linea con il resto della provincia, “fa acqua”. La percentuale delle perdite – ossia la differenza tra quanto immesso nell’acquedotto e quanto erogato – è del 50,8%, rispetto a una media italiana del 42,2. Nel Lazio, va detto, c’è anche chi sta peggio: Latina in primis, che è maglia nera nazionale con il 73,8% di acqua sprecata, ma anche Frosinone con il 69,5 e Rieti con il 60,6. Roma si trova invece sotto la media nazionale con il 41,4%.

PRESTO LA TARIFFA UNICA

Problema arsenico

Per la città dei papi si tratta di una magra consolazione, a fronte del problema dell’arsenico – mai risolto definitivamente – e a fronte di tariffe diventate negli ultimi anni esorbitanti a causa dei noti problemi finanziari di Talete spa. A livello nazionale il capoluogo più virtuoso è Milano, dove soltanto il 17,6% dell’acqua immessa in rete va perduta, seguita da Aosta con il 23,9%. La città alpina detiene però il record nazionale dei consumi: in media un cittadino aostano utilizza 438 litri d’acqua al giorno, staccando Trento, al secondo posto con 343.

Massimiliano Conti

ARTICOLO COMPLETO SUL CORRIERE DI VITERBO DEL 15 GENNAIO