Talete, il saldo positivo è una goccia che non ferma la cessione di quote
Talete, il saldo positivo non ferma la cessione di quote. Un quadro economico in miglioramento, grazie all’aumento delle tariffe dell’acqua e alla diminuzione dei costi dell’energia elettrica, ma una situazione finanziaria che presenta ancora delle criticità. Per Talete la strada resta quella già segnata: l’ingresso di capitali privati con la cessione fino a una quota massima del 40% del capitale sociale.
Talete non si ferma la cessione delle quote
L’ha ribadito l’amministratore unico, Salvatore Genova, alla conferenza dei sindaci di qualche giorno fa. Prima di arrivare all’indizione del bando, si dovrà lavorare sul piano d’ambito e su quello industriale, poi, però, Talete si aprirà al mercato dei capitali privati. Contro questa strada avevano presentato ricorso a settembre 2022 i Comuni di Viterbo, Tarquinia, Soriano nel Cimino, Monte Romano e Vasanello. Un’azione che di fatto non blocca la prosecuzione dell’iter per l’acquisizione dei capitali privati.
TALETE, BARRICATE CONTRO L’ATO UNICO
I conti
Se la situazione economica va a chiudere con un saldo positivo di circa 90 mila euro, quella finanziaria reclama liquidità. I debiti verso fornitori, dopo una riduzione costante, che li ha visti passare nel triennio 2017–2021 da 50 a 34 milioni , sono tornati a salire rapidamente negli ultimi mesi fino a toccare l’importo di circa 40 milioni. “Ci sono continue richieste di sollecitazioni di pagamento da parte dei fornitori”, ha detto Genova ai sindaci durante la conferenza. C’è poi la flessione degli incassi, che la morosità e i ritardi sui pagamenti hanno portato dai 40 milioni del 2021 ai 39 del 2022. Sull’orizzonte di Talete, inoltre, va compiendosi la progressiva presa in carico di tutti i Comuni della provincia.
Tiziana Mancinelli
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