Testata in viso alla compagna: 48enne condannato a due anni

Testata in viso alla compagna: 48enne condannato a due anni

Al culmine di una lite sferrò una testata in viso all’ex convivente e minacciò di suicidarsi davanti al figlio piccolo: queste alcune delle accuse che hanno portato a una condanna a due anni, per maltrattamenti aggravati, di un viterbese di 48 anni. L’escalation di violenze si verificò tra ottobre 2018 e aprile 2021, quando l’uomo fu sottoposto al divieto di avvicinamento alla donna, 30enne, parte civile nel dibattimento con l’avvocato Luigi Mancini.

Stando alle ricostruzioni, nel corso del breve periodo di convivenza la vittima era terrorizzata dal 48enne, che le avrebbe reso la vita impossibile a suon di violenze e intimidazioni.

Le testimonianze

Ad aprile 2022 in aula fu sentito un amico dell’imputato. “Iniziammo a frequentarci sei anni fa per motivi lavorativi e per alcuni interessi che avevamo in comune – riferì il testimone davanti al collegio del Tribunale di Viterbo -. Ricordo che la compagna in quel periodo era incinta. Durante le rare volte che andai a casa sua e dell’ormai ex compagna si percepiva che le cose non andassero bene tra loro, ma non assistetti mai ad aggressioni verbali o fisiche. Poi le cose peggiorarono e lui mi sembrò molto triste, quasi depresso per la situazione che si era creata in famiglia. Una volta, mentre eravamo in macchina, mi fece ascoltare un messaggio vocale che l’ex compagna gli aveva inviato. In questo gli augurava di morire come un barbone in strada e che il figlio lo odiasse. Per lui, invece, diventare padre fu una grande occasione di felicità. Tra lui e il bambino c’era un profondo attaccamento e un grande affetto. Per lui il piccolo era una priorità”.

In occasione di una udienza è stata chiamata a deporre anche un’altra ex fidanzata del 48enne. “Non posso negare che delle volte lui si rivolgeva a lei in maniera aggressiva, ma lo faceva perché era preoccupato per il figlio, dato che lei frequentava persone poco affidabili”, ha spiegato la testimone.

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Il verdetto

Il verdetto emesso ieri dal terzetto collegiale presieduto dal giudice Daniela Rispoli ha condannato il 48enne a 2 anni di reclusione, obbligandolo a saldare le spese di costituzione di parte civile sostenute dalla donna. Stabilito inoltre un risarcimento danni di 3 mila euro in favore della vittima.

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