Tredicenne costretta ad indossare il velo, si torna in aula a marzo

Tredicenne costretta ad indossare il velo, si torna in aula a marzo

Tredicenne costretta ad indossare il velo, si torna in aula a marzo. Saranno riprogrammate le udienze del procedimento a carico di una coppia di genitori stranieri, accusati da una delle figlie di maltrattamenti in famiglia.

PICCHIA LA COMPAGNA SUL BUS, ALLA SBARRA

Tredicenne costretta a indossare il velo

A giugno 2020 la giovanissima, allora 13enne, si rivolse ai carabinieri denunciando di essere stata costretta a mettere il burqa e di essere stata presa a botte per aver letto male i versi del Corano. Il procedimento a carico della madre e del patrigno è entrato nel vivo a novembre scorso, proprio con la deposizione dell’adolescente, residente in provincia, la quale ha riferito in aula la propria versione dei fatti.

SI FINGE POLIZIOTTO E TRUFFA DUE STRANIERE

La testimonianza

“Contattai il numero d’emergenza per aver subito violenze fisiche e psicologiche – ha raccontato la ragazzina -. Mia madre e il suo compagno mi obbligavano a fare cose che non volevo fare. Pretendevano che indossassi sia il velo, sia il burqa. Mi picchiavano quando non leggevo correttamente i brani del Corano o non facevo bene qualcosa. Litigavamo principalmente per motivi religiosi e culturali”. Adesso, stando alle dichiarazioni della ragazza, i rapporti familiare sarebbero distesi.

V. T.

ARTICOLO COMPLETO SUL CORRIERE DI VITERBO DEL 2 FEBBRAIO