Vincoli, Ance non presenterà un nuovo ricorso

Vincoli, Ance non presenterà un nuovo ricorso

Con sentenza del 20 gennaio scorso il Tar ha rigettato il ricorso presentato da Ance contro il vincolo stabilito dalla Soprintendenza su 1.600 ettari di territorio viterbese. Tra questi, quelli compresi tra Bullicame e Masse di San Sisto. La storia, ora, finisce qui.

NO DI ANCE A NUOVO RICORSO

“Ci fermiamo – dice Andrea Belli, presidente Ance Viterbo -. Non andremo al Consiglio di Stato. Non siamo contrari al vincolo, ma solo al mancato confronto con la città: 1.600 ettari sono un’estensione enorme – dice ancora Belli – che impatta sullo sviluppo urbanistico di Viterbo e credo potrebbe creare qualche problema anche a quello termale”, spiega il presidente, secondo il quale, prima di apporre il vincolo, andava ascoltato il territorio. “Un passaggio che sarebbe servito anche a individuare aree puntuali e precise all’interno del blocco unico vincolato dalla Soprintendenza in maniera generalizzata”.

NESSUN INTERESSE IMPRENDITORIALE

“Siamo tutti d’accordo sulla tutela. Ci sono tagliate etrusche e siti archeologici che vanno salvaguardati, quello che auspicavamo – spiega Belli – era un percorso che contemplasse un’interlocuzione con il territorio, anche per individuare le aree da assoggettare a vincolo. In alcune non c’è niente. Altre sono state acquistate come aree edificabili e all’improvviso non lo sono più”.

“Chi ha fatto un investimento comprandole, ora come si trova? Non ci sono interessi imprenditoriali di qualcuno – conclude il presidente di Ance -, ma è solo una questione di principio contro il fatto che le regole possono essere cambiate così, all’improvviso”.

Massimiliano Conti

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