Archeologia, a rischio un patrimonio immenso

Archeologia, a rischio un patrimonio immenso

Viterbo archelogia a rischio. Il prezioso patrimonio archeologico di Viterbo corre il rischio di andare perduto. L’allarme è stato lanciato dal presidente dell’associazione Archeotuscia, Luciano Proietti, in occasione della presentazione della guida della necropoli etrusca di Norchia “Il racconto da un itinerario etrusco”.

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Archelogia a rischio

Accorato l’appello dell’ingegner Proietti riguardante Norchia: “Le tombe sono sommerse dalla vegetazione e i sentieri e persino i ponti sono quasi impraticabili, i visitatori corrono il rischio di non poter ammirare le tombe. Non possiamo ignorare il pericolo di perdere questo prezioso patrimonio”. L’allarme rigarda anche Castel d’Asso, Acquarossa e la stessa Ferento, tutte su terreni privati.

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Il ruolo dei volontari

Ferento è visitabile, ma affidata ai volontari di Archeotuscia. Provvedono all’accoglienza, alla pulizia, a liberare gli ampi spazi e i reperti dall’assalto della vegetazione. Stesso dicasi per quanto riguarda la pulizia dell’ampia zona della necropoli di Castel d’Asso, sempre visitabile perché in area aperta. Invece per la visita nell’antichissima area di Acquarossa, laddove negli anni Sessanta effettuò una campagna di scavi il re di Svezia Gustavo Adolfo, è necessario contattare la proprietà per un appuntamento.

A. N.

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