Viterbo, centro storico vuoto. Usb: “E’ stato svenduto”

Viterbo, centro storico vuoto. Usb: “E’ stato svenduto”

Viterbo, centro storico vuoto. Usb: “E’ stato svenduto”. Il sindacato autonomo interviene nel dibattito sul Natale e, particolarmente, sulla questione del centro storico svuotato. “Ma dove eravate negli ultimi vent’anni? Vent’anni in cui la città veniva venduta e spostata in base agli interessi economici dei produttori”, si chiedono in una nota.

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Centro storico vuoto

“Nessuna forza politica, e purtroppo neanche alcun comitato civico, ha alzato lavoce, mentre venivano venduti terreni agricoli su cui in pochi anni sono stati eretti colossi commerciali. Spianate di asfaltato senza alcun controllo su cosa vi è seppellito sotto, parcheggi e centri commerciali giganteschi. Oggi aperti, forse, domani chiusi”, scrivono i sindacalisti che accendono un roiflettore ancche sulle strutture dismesse come “l’ex centrale del latte, la cantina sociale o il mostro del Riello. Quest’ultima lanciata come mega struttura futuristica, la più grande d’Europa con negozi, cinema e un campo d’atletica sul tetto. Milioni sottratti alla collettività di cui rimane degrado e inquinamento”.

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Traffico

Il tanto criticato traffico, con il blocco della Cassia nord per l’Usb “è solo l’effetto più visibile, e più innocuo, di questo sistema, in cui padroni terrieri e marchi commerciali si sono spartiti la città. Non esiste concorrenza, troppo pochi i controlli, sono i datori a decidere tempi, costi e diritti di lavoratori e consumatori”.

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